La BRI contribuisce a rilanciare le esportazioni italiane in Cina
2023-08-02 16:19
▲ La foto aerea scattata il 12 agosto 2020 mostra un treno merci Cina-Europa in partenza per Milano, in Italia, dalla stazione ferroviaria di Xinzhu a Xi'an, nella provincia dello Shaanxi della Cina nordoccidentale. [Foto/Xinhua]
Tuttavia, negli ultimi mesi, sono in corso speculazioni sul fatto che il governo del primo ministro italiano Giorgia Meloni stia valutando la possibilità di revocare tale decisione.
SUDomenica, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha attribuito ciò a un presunto aumento dello squilibrio commerciale tra i due paesi, affermando che la questione oggi è come tornare indietro dall'iniziativa"appassirema relazioni dannose"con Pechino, perché la Cina è un partner oltre che un concorrente.
Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha affermato lunedì in una dichiarazione che la BRI fornisce una nuova piattaforma per la cooperazione pratica tra Cina e Italia e che la cooperazione Belt and Road ha portato risultati tangibili nell'economia, nel commercio e negli affari.
Dal 2019 al 2021, le esportazioni italiane in Cina sono aumentate del 42%, secondo l'ambasciatore cinese in Italia Jia Guide. Il commercio bilaterale ha raggiunto quasi 78 miliardi di dollari nel 2022 e la Cina è anche il principale partner commerciale dell'Italia in Asia.
Wang Shuo, professore alla School of International Relations dell'Università di studi esteri di Pechino, ha dichiarato:"Dopo la crisi ucraina, c'è una richiesta più forte di correttezza politica e unità tra gli Stati Uniti ei suoi alleati occidentali."
Wang ha anche affermato che le frequenti transizioni di potere e le divisioni politiche hanno impedito all'Italia di formare una visione coerente e coerente della BRI.
Sta all'Italia decidere se rinnovare o meno l'accordo, cosa di cui la Cina potrebbe pentirsi ma che rispetterà, ha detto Wang.
Ma in mezzo all'inflazione e alla recessione economica, il rafforzamento della cooperazione Belt and Road con la Cina favorisce l'agevolazione degli investimenti bilaterali e la promozione dei legami bilaterali, ha affermato Ding.
Il deficit non vuol dire che l'Italia ce l'ha"subito una perdita"nel commercio con la Cina, ha affermato Jia, aggiungendo che fintanto che il commercio sarà equo, volontario e in linea con le regole del mercato, andrà a vantaggio di entrambi i paesi.
Giornalista: Zhou Jin